In un e-commerce che si rispetti (o, in generale, per un brand, un’attività commerciale, un professionista…) la newsletter deve essere ben curata, non per forza periodica (la mail deve promuovere un evento, una vendita speciale, un fuori tutto, altrimenti non avrebbe senso e rischierebbe anzi di annoiare o infastidire i vostri clienti) e con una grafica efficace, responsive e con degli obiettivi precisi.
In un e-commerce distinguiamo le email transazionali (ovvero quelle di sistema, automatizzate, che avvisano l’utente di un acquisto concluso, un aggiornamento spedizione, etc.) dalle email di marketing (queste sono invece preparate e inviate ad hoc).
Quindi, la prima cosa da fare è organizzare (sempre!) un database dei propri clienti (con excel o altro programma simile) almeno con questi campi: email e ragione sociale cliente o azienda.
Suddividere i vostri contatti in liste separate (se avete dei clienti esteri, ad esempio, o che si potrebbero filtrare per argomento o località geografica ve la consigliamo in questo caso) nel vostro database vuol dire avere già compreso la qualità di una buona struttura della newsletter, che vi consentirà nel futuro di conseguire ottimi risultati in termini di apertura, lettura email e, ovviamente, il click sulla call-to-action.
Immaginiamo di avere clienti italiani ed esteri: sarebbe opportuno suddividerli in due liste diverse perché sarebbe inutile inviare una mail in lingua italiana ad un cliente estero, no? Se speriamo che questo vada a tradurre con Google Translate il contenuto della mail siamo totalmente fuori strada: il cliente (e l’utente in generale) nel web deve essere messo assolutamente a proprio agio e fare in modo di poter evitargli qualsiasi altra azione che non sia solo quella della lettura e dell’azione che vogliamo esegua a fine (o durante) lettura della email.
Fatto? Dopo aver realizzato queste liste è ora di utilizzare un bel software, gratuito, americano, bellissimo. MailChimp (https://mailchimp.com).
Non fatevi scoraggiare dalla lingua inglese, è un software dall’immediato utilizzo, basta vedere come è strutturato:
Ovviamente dovrete, preliminarmente a queste operazioni standard, riempire i dati del vostro profilo aziendale (i clienti devono sapere da chi arriva la newsletter, giusto?), inserire i vostri social e altro. Da scoprire.
Ci sarebbe molto altro da dire sulla newsletter, ma per il momento è sufficiente aver dato una prima impostazione.
Dunque, abbiamo terminato questa breve guida su come creare e organizzare una newsletter. Se avete suggerimenti o impressioni a riguardo, commentate pure.
Se volete, date pure un’occhiata agli altri articoli del mio blog. Ciao! E mi raccomando la prima regola fondamentale: non esagerate con le email :-).
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